Assegno Unico Figli 2024 Novità

Assegno Unico Figli 2024: come non perdere l’importo corretto
L’Assegno Unico Figli è un sostegno economico introdotto dal Governo italiano per aiutare le famiglie con figli a far fronte alle spese di mantenimento e di cura. Il contributo è erogato dall’INPS e viene calcolato in base alla situazione economica del nucleo familiare, come indicato dall’ISEE.
Per non perdere l’importo corretto dell’Assegno Unico per il 2024, è importante ricordare alcune scadenze e regole.
Scadenze per il rinnovo ISEE
L’ISEE è il documento che certifica la situazione economica del nucleo familiare e viene utilizzato per calcolare l’importo dell’Assegno Unico. Il rinnovo dell’ISEE è necessario per ricevere il contributo con importo adeguato alla situazione economica aggiornata.
La scadenza per il rinnovo dell’ISEE 2024 è fissata al 29 febbraio 2024. Chi non presenta l’ISEE aggiornato entro questa data, ma procede entro il 30 giugno 2024, può ancora ricevere il pagamento dei mesi precedenti in base ad un conguaglio specifico. Se si presenta dal mese di luglio 2024 invece, tale conguaglio non viene effettuato e il ricalcolo ha effetto solamente da luglio.
Importi Assegno Unico 2024
L’importo dell’Assegno Unico 2024 viene calcolato in base alla situazione economica del nucleo familiare, come indicato dall’ISEE.
Gli importi massimi e minimi dell’Assegno Unico 2024 sono i seguenti:
- Massimo: 189,20 euro al mese per ciascun figlio minorenne, 175,20 euro al mese per ciascun figlio maggiorenne a carico;
- Minimo: 54,48 euro al mese per ciascun figlio minorenne, 48,02 euro al mese per ciascun figlio maggiorenne a carico.
A questi importi si possono aggiungere delle maggiorazioni, in base a specifiche condizioni, come ad esempio:
- Nascita di un figlio;
- Assegno di maternità;
- Disabilità del figlio;
- Figli orfani di uno o di entrambi i genitori.
Rinnovo Assegno Unico 2024: bisogna fare domanda?
No, non è necessario presentare una nuova domanda di Assegno Unico per il 2024, se questo è già stato percepito nel 2023.
Rimane consigliato tuttavia presentare la propria DSU, ovvero tutti i dati necessari a ricalcolare l’ISEE corretto per ricevere gli importi nel 2024 correlati alla propria situazione reddituale.
Se invece l’Assegno Unico non è mai stato percepito, ad esempio in caso di nascita di un figlio, è necessario presentare una apposita domanda all’INPS.
Comunicazioni all’INPS
In altre circostanze invece le famiglie sono obbligate a comunicare delle variazioni all’INPS:
- In caso di nascita di un nuovo figlio: è necessario presentare l’ISEE e comunicare all’INPS la nuova nascita, per ricevere l’importo corrispondente previsto dalla misura;
- Variazioni di età: nel caso in cui un figlio diventi maggiorenne, l’Assegno Unico può essere percepito solamente se sussistono determinate condizioni, ovvero se è impegnato in un percorso di studi o ha un reddito insufficiente al proprio sostentamento (inferiore a 8.000 euro annui se svolge un tirocinio, oppure se è disoccupato). In questi casi bisogna comunicare all’INPS il rispetto dei requisiti per continuare a ricevere il sostegno;
- In caso di cambiamenti della composizione del nucleo familiare;
- Cambiamenti sullo stato di disabilità di un figlio;
- Separazione o divorzio;
- Cambiamenti che riguardano le modalità di accredito dell’assegno.
In tutti questi casi bisogna comunicare le variazioni all’INPS, per non rischiare di perdere l’assegno o per non riceverlo indebitamente. Con variazioni considerevoli è quindi necessario presentare una nuova domanda di accesso al sostegno per riceverlo correttamente anche nel 2024.