Cosa fare quando le liste d'attesa per le visite mediche sono troppo lunghe

Lunghe file per prenotare al ssn

In Italia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce a tutti i cittadini l'accesso alle cure mediche, anche in caso di lunghe liste d'attesa.

I tempi massimi di attesa per le prestazioni sanitarie erogate dal SSN sono stabiliti dal Piano Nazionale della Prevenzione e della Promozione della Salute (PNPLA). Per le visite specialistiche, i tempi massimi sono i seguenti:

  • 30 giorni per le prestazioni urgenti;
  • 60 giorni per le prestazioni non urgenti;
  • 90 giorni per le prestazioni di alta specializzazione.

Se la lista d'attesa per una visita specialistica è superiore a questi tempi, il cittadino ha diritto a richiedere che la prestazione venga erogata in regime di libera professione intramuraria, senza oneri aggiuntivi oltre al ticket.

Per richiedere la prestazione in regime di libera professione intramuraria, è necessario compilare un modulo e inviarlo all'Azienda Sanitaria di appartenenza. Il modulo può essere scaricato dal sito web dell'Azienda Sanitaria o ritirato presso il CUP.

Al modulo è necessario allegare la ricetta medica e la prescrizione del CUP.

L'Azienda Sanitaria deve rispondere alla richiesta entro 30 giorni. In caso di risposta positiva, il cittadino verrà contattato dal medico specialista per fissare un appuntamento.

In alternativa, è possibile rivolgersi a strutture sanitarie private convenzionate con il SSN. In questo caso, il cittadino dovrà pagare il ticket e la tariffa del medico specialista.

È possibile fare la visita da un medico privato e poi chiedere il rimborso al SSN?

La risposta è sì, ma solo in alcuni casi.

Il rimborso può essere richiesto se la prestazione è urgente e indifferibile, oppure se la lista d'attesa per la prestazione erogata dal SSN è superiore ai tempi massimi stabiliti dal PNPLA.

Per richiedere il rimborso, è necessario presentare all'Azienda Sanitaria la seguente documentazione:

  • copia della ricetta medica;
  • copia della prescrizione del CUP;
  • fattura del medico privato;
  • documentazione attestante l'urgenza o l'indifferibilità della prestazione.

L'Azienda Sanitaria deve rispondere alla richiesta entro 30 giorni. In caso di risposta positiva, il rimborso verrà erogato entro 60 giorni.

Cosa fare se la lista d'attesa è bloccata?

Nel caso in cui la lista d'attesa sia bloccata, il cittadino può segnalare il fatto all'Azienda Sanitaria di appartenenza, all'Assessorato alla Sanità della Regione e a Cittadinanzattiva.

L'Azienda Sanitaria è tenuta a sbloccare la lista d'attesa e a applicare una sanzione al medico o alla struttura sanitaria responsabile.

Per segnalare il blocco della lista d'attesa, è possibile inviare una comunicazione ufficiale (raccomandata r/r o PEC) alle seguenti sedi:

  • Direzione Generale dell'Azienda Sanitaria;
  • Assessorato alla Sanità della Regione;
  • Cittadinanzattiva.

Nella comunicazione è necessario indicare i seguenti dati:

  • nome e cognome del cittadino;
  • codice fiscale del cittadino;
  • prestazione sanitaria richiesta;
  • struttura sanitaria in cui è stata prenotata la prestazione;
  • data e ora della prenotazione;
  • comunicazione che la lista d'attesa è bloccata.

È inoltre possibile segnalare il blocco della lista d'attesa direttamente al CUP.

27/12/2023
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