Assegno unico e universale per i figli a carico
Cos’è
Il Sostegno economico per le Famiglie denominato assegno unico e universale, viene riconosciuto per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.
L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare in base all’ISEE valido al momento della domanda.
L’Assegno finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, viene chiamato assegno UNICO; mentre viene chiamato assegno UNIVERSALE la misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con IOSEE superiore alla soglia di euro 40mila.
A chi è rivolto
L’assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari che cadono nelle seguenti condizioni:
- Per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
- Per ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, ma che entrino nei seguenti casi:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolga tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età. (fonte INPS)
Come funziona
In base alla condizione economica del nucleo familiare e dei figli a carico si definisce l’importo dell’assegno unico e universale, verificata tenendo conto dell’ISEE in corso di validità.
In base alla fascia ISEE in cui rientra la famiglia si avranno delle maggiorazioni, anche riconosciute retroattivamente purché l’ISEE di riferimento sia attestato entro il 30 giugno dell’anno di riferimento.
Per chi supera il valore ISEE di 40mila o chi non ha fatto l’ISEE saranno corrisposti gli importi minimi dell’assegno previsti dalla normativa.
Quanto spetta
L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.
In particolare, è prevista:
- una quota variabile modulata in modo progressivo, da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro. Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi, per figli successivi al secondo, madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con 4 o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità;
- Questa maggiorazione sarebbe dovuta qualora l'importo dell'Assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell'Assegno stesso e delle detrazioni fiscali medie, che sarebbero state percepite prima della riforma. In altre parole, la maggiorazione sarebbe un meccanismo di compensazione per gli eventuali tagli ai sussidi e alle detrazioni fiscali effettuati dalla riforma.
L'Assegno viene corrisposto al richiedente in modo equo tra i genitori esercenti la responsabilità genitoriale, tramite accredito bancario o postale o mediante bonifico domiciliato. Se il richiedente non indica la modalità di pagamento dell'altro genitore, quest'ultimo può inserirlo accedendo alla domanda. In caso di affidamento esclusivo, il richiedente può chiedere la corresponsione del 100% dell'importo spettante. L'Assegno unico e universale spetta dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati a decorrere dal 1° marzo. Con l'entrata in vigore dell'Assegno, alcune misure di sostegno alla natalità vengono abrogate in quanto assorbite dall'Assegno. L'Assegno è compatibile con altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali e con il Reddito di Cittadinanza. L'Assegno non si computa nei trattamenti assistenziali e non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.